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Visualizzazione dei post da settembre, 2018
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Mandato ai catechisti,  la meditazione del Vescovo Corrado   L'intervento di Mons. Sanguineti all'incontro  svoltosi il 14 settembre alla Sacra Famiglia di Pavia Carissimi amici, la celebrazione del vostro mandato, all’inizio di un nuovo anno catechistico, avviene in questo giorno in cui la Chiesa onora e adora il mistero della croce di Cristo, come segno paradossale di gloria e di vita: proprio ciò che agli occhi degli uomini è scandalo e follia, è debolezza e insipienza, proprio il momento in cui Cristo sembra sconfitto e perdente, acquista agli occhi della fede pasquale una nuova luce e un nuovo significato. Perché l’amore vissuto fino alla fine da Gesù nell’ora della sua sofferenza e della sua ingiusta condanna trasforma la morte in vita, e immette già un seme di gloria nell’oscurità e nell’apparente fallimento dell’epilogo drammatico della vita di Gesù.  Questo mistero – la gloria nell’umiliazione, la potenza nella debolezza, la vittoria nella sc
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Federica Vaccario Oggi memoria della BEATA VERGINE ADDOLORATA "Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa" Gv 19, 25-27 .
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Martine Monongoulou è una ragazza del Ciad, trasferitasi ad Agnone (IS), da circa venticinque anni, per curare gli esiti della poliomielite contratta da bambina. Ha scelto di restare in Italia ed ora vive a Campobasso, dove, a settembre, discuterà la tesi per il conseguimento della Laurea Magistrale in Servizio Sociale. Ecco qui la sua breve, ma densa, testimonianza scritta per il nostro blog: "Salve a tutti, Io mi chiamo Martine, e sono una disabile motoria. Ho incontrato Gesù tramite degli amici e da allora fino ad oggi ho sempre avuto la Sua presenza nel mio cammino. Quando l’ho incontrato, Lui non mi ha soltanto cambiato la vita per accettare la mia disabilità, ma mi ha indicato anche una nuova via per realizzare i miei sogni pur camminando in sedie a rotelle. Gesù si è preso carico delle mie difficoltà quotidiane, soprattutto nei momenti difficili della scelta. Lui mi ha dato la forza di affrontare i numerosi ostacoli con pace e serenità. 
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IL SALUTO E' SALUTARE ! Oggi non si saluta più! La prima e bella regola del galateo che indica di salutare ogniqualvolta si entri o si esca da un ambiente chiuso, quando incontriamo qualcuno, appena ci si svegli, ci si alzi o si vada a dormire, non è più rispettata. E' fuori moda! E, non giustifichiamoci dicendo di essere timidi. Bisogna superare le nostre difficoltà e da persone educate prendere l'iniziativa del saluto senza attendere che siano gli altri a farlo per primi. Questo vale per tutti, anche per i bambini. E, se pensiamo che chi ci è di fronte, essendo uno sconosciuto o addirittura un nemico, non vada salutato, siamo in pieno errore. E, se nessuno ci risponde, se il salutato gira lo sguardo altrove ignorandoci, se il contesto ci fa sentire alieni extraterrestri che non sanno ancora come funzionano i rapporti umani sul pianeta Terra, non perdiamo il gusto di offrire un saluto, accompagnato da un tenero sorriso, ben sapendo che questa è la miglior