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Visualizzazione dei post da marzo, 2019
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Quarta domenica di Quaresima Le letture della liturgia L'annuncio del vangelo è alternativo ai modelli che dominano la nostra cultura: Dio ci è padre misericordioso, ma proprio per questo vuole che siamo fratelli misericordiosi fra di noi.  Sia la relazione del figlio minore sia l'atteggiamento del figlio maggiore vengono sovvertiti dalla risposta del Padre. Tale è anche la lezione della prima lettura: il popolo uscito dall'Egitto deve ricordare la condizione d'esilio per ricominciare a vivere in modo nuovo. L'agire di Dio nella storia umana non si limita alla liberazione dal  male, ma mira a costruire un'umanità nuova, mediante relazioni nuove. Questo è anche il messaggio della seconda lettura: Dio ci ha riconciliati a sé in Cristo, ci ha resa possibile una relazione nuova con Dio e fra di noi, al di là delle colpe di cui portiamo la responsabilità. Prima Lettura Gs 5, 9. 10-12 Dal libro di Giosuè In quei giorni, il Signore disse a Giosuè:
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Terza domenica di Quaresima Le letture della liturgia Il vangelo ci parla della presenza di Dio in parabole: nel presente della storia ci sono opportunità di conversione, perché ognuno possa cambiare la propria immagine di Dio e impari a pensare secondo Dio e non sulla base dei propri interessi o obiettivi terreni. Nella prima lettura Dio si manifesta a Mosè come presenza che entra nella storia degli uomini per condurli alla libertà. Egli si rivela come "lo-sono", come colui che è misteriosamente presente. Dell'iniziativa divina per l'uomo parla anche la seconda lettura: i credenti sono invitati a non crearsi degli idoli e, d'altra parte, a sorreggere quelli che sono ancora deboli nella loro fede. Prima Lettura Es 3, 1-8. 13-15 Dal libro dell’Èsodo In quei giorni, mentre Mosè stava pascolando il gregge di Ietro, suo suocero, sacerdote di Madian, condusse il bestiame oltre il deserto e arrivò al monte di Dio, l'Oreb. L'angelo del
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I giovani, l'adesso di Dio “Abbiamo visto come in questi giorni i giovani di diverse città del mondo siano scesi in strada per difendere l’ambiente, per difendere la terra. I giovani hanno un potere inimmaginabile, sono creativi” , ha proseguito Francesco insistendo sulla necessità di fare leva sulla loro creatività, di non addomesticarli. “Loro non sono il futuro – ha aggiunto – sono il presente, l’oggi, l’adesso di Dio. Dobbiamo correggere questa espressione”. Quindi ha lanciato un monito: bene protestare, far valere le proprie ragioni, ma la protesta da sola non basta, bisogna costruire. E quando si lavora per fare qualcosa insieme, per costruire, è possibile che si commettano migliaia di errori, ma ha esortato il Papa "è meglio commettere errori facendo qualcosa piuttosto che commetterli stando con le braccia incrociate». Il dialogo con gli anziani Altro spunto che Francesco ha offerto ai ragazzi è quello di coltivare il dialogo con gli anziani come hanno sapu
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Seconda domenica di Quaresima Le letture della liturgia "Il vangelo ha al suo centro l'invito ad ascoltare Gesù. Intravedendo la gloria di Dio sul volto di Gesù i discepoli scoprono ciò che essi possono diventare mettendosi alla sua sequela: ascoltando la sua parola, obbedendo alla sua guida, condividendo il suo destino, si diventa come lui, si diviene partecipi della sua luminosità. La persona di Abramo, presentata nella prima lettura come modello di fede, invita anche noi all'ascolto di Dio, nel fidarci della sua promessa e nel renderci disponibili ad uscire dalle nostre presunte sicurezze. Resi capaci di una fede forte, ci riuscirà più facile accettare l'invito della seconda lettura a comportarci da cittadini del CIELO". Prima Lettura Gn 15, 5-12. 17-18 Dal libro della Genesi. In quei giorni, Dio condusse fuori Abram e gli disse: «Guarda in cielo e conta le stelle, se riesci a contarle» e soggiunse: «Tale sarà la tua discendenza».
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Disegno di Elena Vignali LA CONVERSIONE  NASCE DAL  DONO DI UN INCONTRO. Omelia del Vescovo Corrado Sanguineti durante la S. Messa con benedizione e imposizione delle Ceneri Duomo di Pavia – mercoledì 6 marzo 2019 Carissimi fratelli e sorelle, Con l’antico e austero rito della benedizione e imposizione delle Ceneri, ha inizio il tempo della Quaresima, tempo forte di grazia e di conversione per tutta la Chiesa, per tutti noi qui raccolti. Tra poco riceveremo sul capo le sacre Ceneri, mentre ascolteremo, rivolte a ciascuno e a ciascuna di noi, le parole evangeliche che risuonano sulle labbra di Gesù, all’inizio della sua predicazione: «Convertitevi e credete al Vangelo» (Mc 1,14). Che cosa significa “convertirsi”? Perché queste parole ci riguardano e ci toccano? Niente è più infecondo e inutile che ripetere e usare parole che ci consegna la tradizione della Chiesa, senza comprenderne il senso, senza percepire la realtà vitale che in esse si nasconde. Conver
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CATECHESI AND FOOD.  Non c’è cibo che contamini il cuore dell'uomo! di Marcella La Guardia "Chiamata di nuovo la folla, diceva loro: «Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c'è nulla fuori dell'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall'uomo a contaminarlo». Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. E disse loro: «Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell'uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?». Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: «Ciò che esce dall'uomo, questo sì contamina l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adultèri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cos