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Visualizzazione dei post da maggio, 2018
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Disegno di Sara Nuccio FESTA DELLA VISITAZIONE DELLA BEATA VERGINE MARIA 31 Maggio Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 1, 39-56. In quei giorni, Maria si mise in viaggio verso la montagna e raggiunse in fretta una città di Giuda. Entrata nella casa di Zaccaria, salutò Elisabetta. Appena Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le sussultò nel grembo. Elisabetta fu piena di Spirito Santo ed esclamò a gran voce: «Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo! A che debbo che la madre del mio Signore venga a me? Ecco, appena la voce del tuo saluto è giunta ai miei orecchi, il bambino ha esultato di gioia nel mio grembo. E beata colei che ha creduto nell'adempimento delle parole del Signore». Allora Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore, perché ha guardato l'umiltà della sua serva. D'ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata. Grandi cose ha fatto i
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CORPUS DOMINI "Il Signore eterno ha voluto presentarsi a noi prima come un bambinello in una stalla, poi come un semplice operaio in una falegnameria, più tardi come un criminale che muore su un patibolo, infine come pane su un altare. Diversi aspetti, voluti da Gesù per un solo scopo: mostrare l'amore che ha per noi" (Sant'Alfonso Maria de’ Liguori). IL PANE Gesù ci dona l'Eucarestia durante la cena ebraica preparata per la Pasqua. Il contesto era già ricchissimo di simboli e significati. Il pane era quello azzimo , cioè non lievitato, che ricordava la fretta con cui gli ebrei, guidati da Mosè, erano fuggiti dall'Egitto per riconquistare la libertà. Era il ricordo dell'inizio del lungo esodo verso la terra promessa. In ebraico, il pane, chiamato lehem , significa nutrimento, sostegno per la vita. Pertanto, è oggetto di massimo rispetto. E' frutto del lavoro dell'uomo. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, nelle prime pagine del
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Papa Francesco nella Festa alla Santissima Trinità all’Angelus: "la festa della Santissima Trinità ci fa contemplare il mistero di Dio che incessantemente  crea, redime e santifica , sempre con amore e per amore, e ad ogni creatura che lo accoglie dona di riflettere un raggio della sua bellezza, bontà e verità. Egli da sempre ha scelto di camminare con l’umanità e forma un popolo che sia benedizione per tutte le nazioni e per ogni persona, nessuna esclusa. Il cristiano non è una persona isolata, appartiene ad un popolo: questo popolo che forma Dio. Non si può essere cristiano senza tale appartenenza e comunione. Noi siamo popolo: il popolo di Dio. La Vergine Maria ci aiuti a compiere con gioia la missione di testimoniare al mondo, assetato di amore, che il senso della vita è proprio l’amore infinito, l’amore concreto del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo ".
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Oggi 26 maggio, San Filippo Neri 5 aneddoti divertenti su san Filippo Neri Chiara Santomiero / Aleteia | Mag 25, 2015 Stefano Bolognini - Wikimedia A 500 anni dalla nascita resta intatta  tutta la carica di santa allegria di “Pippo buono” Nel 1500 a Roma non c’erano scuole, ma abbondava la miseria e torme di ragazzini abbandonati a se stessi, ladruncoli laceri e sempre affamati, affollavano le strade cercando di borseggiare qualche passante o di sgraffignare qualcosa da mangiare dai banchi del mercato. Colto, appassionato di Dio (si racconta che nella sua prima estasi il cuore gli si dilatò nel petto rompendogli due costole) e sempre di buonumore, giunse a radunarli intorno a sé un giovane fiorentino di buona famiglia che a Firenze era nato il 21 luglio 1515. “Pippo buono”, come era chiamato da tutti, diede loro un tetto e una famiglia e mendicò nelle strade perché avessero da mangiare, istruendoli attraverso il canto e la catechesi nella conoscenza di D
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Oggi   Festa della Pentecoste ,  papa Francesco   parla dello     Spirito Santo come principio di    vero cambiamento : "Lo Spirito sblocca gli animi sigillati dalla paura. Vince le resistenze. A chi si accontenta di mezze misure prospetta slanci di dono. Dilata i cuori ristretti. Spinge al servizio chi si adagia nella comodità. Fa camminare chi si sente arrivato. Fa sognare chi è affetto da tiepidezza. Ecco il cambiamento del cuore. Tanti promettono stagioni di cambiamento, nuovi inizi, rinnovamenti portentosi, ma l’esperienza insegna che nessun tentativo terreno di cambiare le cose soddisfa pienamente il cuore dell’uomo. Il cambiamento dello Spirito è diverso: non rivoluziona la vita attorno a noi, ma cambia il nostro cuore; non ci libera di colpo dai problemi, ma ci libera dentro per affrontarli; non ci dà tutto subito, ma ci fa camminare fiduciosi, senza farci mai stancare della vita. Lo Spirito mantiene giovane il cuore – quella rinnovata giovinezza. La giovinezza
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VIENI SANTO SPIRITO! Domenica, 20 maggio, ricordiamo la Pentecoste. E’ la festa dello Spirito Santo! E’ il compleanno della Chiesa che nasce ufficialmente nel piccolo Cenacolo, dove Maria e gli apostoli erano riuniti dopo la Pasqua.  Gesù li aveva invitati ad attendere a Gerusalemme qualcosa che nemmeno si capiva bene cosa fosse. E’ stato necessario farne esperienza, prima come soffio e respiro di Gesù poi come vento e fuoco che, invadendo l’abitazione, scendeva su ognuno di essi. Era lo Spirito Santo!  Da quel momento essi erano rinati. Non più timorosi e timidi, amati, adesso potevano annunciare Gesù morto e risorto in qualsiasi lingua, a tutte le creature, accompagnati da segni e miracoli! Catechizzando, si comprende quanto lo Spirito Santo operi nei cuori! Si comprende quanto l’annuncio va oltre il nostro balbettare le cose di Dio o il nostro articolare parole più o meno ammalianti. Dispegate le vele, il soffio dello Spirito Santo ci fa prendere
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TEMPO DI SACRAMENTI! Maggio, per la nostra parrocchia, è il mese dei sacramenti. Il 6, i bambini di terza elementare si sono accostati per la prima volta a quello della Confessione, il 20 ed il 27, i bambini di quarta elementare riceveranno il sacramento della Comunione. Sono passi importanti nella vita spirituale e comunitaria di un bambino, momenti in cui egli sperimenta l'amicizia di Gesù che a lui si dona attraverso il Perdono e l'Eucarestia. Rileggendo il Vangelo, ritroviamo questi due sacramenti a tavola, luogo in cui Gesù insegna, dona il suo perdono all'adultera (l'unzione di Betania), suggella il perdono di Zaccheo, che cambia vita e restituisce quattro volte tanto ciò che ha rubato, ed "inventa" l'Eucarestia. Gesù sceglie la mensa per dire e fare cose importanti! Se dessimo la parola ai tavoli da pranzo, ci parlerebbero di famiglie capaci di dialogo o chiuse nello schermo di uno smartphone o di una tv, di innamorati, magari al pri
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Festa della riconciliazione 6 maggio 2018 Siamo al primo capolinea: la Prima Confessione! E' la tappa a cui i nostri bambini di terza elementare giungono al termine del percorso di catechismo che la parrocchia propone loro. Questo percorso, a volte tortuoso ed accidentato altre volte dritto e pianeggiante, è stato vissuto come un interessante viaggio alla scoperta di Gesù, della sua vita, dei luoghi in cui è vissuto, del messaggio che ci ha trasmesso, dei doni che ci ha lasciato. E, come in ogni viaggio che si rispetti, abbiamo fatto tante foto! Ogni bambino ha scattato, disegnandola, un'istantanea a ciò che più lo ha colpito per riportare a casa un bel ricordo dell'esperienza vissuta. Questi ricordi sono stati raccolti in un interessante Photobook su Gesù esposto durante le Confessioni. Alla pagina dedicata alla Terza Elementare si può approfondire. https://catechizzando.blogspot.it/p/catechsimo.html