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Visualizzazione dei post da aprile, 2019
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Risorti con Cristo ancora una pagina di Chiesa e di Patria con Caterina da Siena , la patrona di Italia. La Chiesa sceglie gli ultimi da servire con i sette diaconi. Sulla barca arriva sempre Cristo e lo Spirito del Signore è su Caterina da Siena, per rinnovare la Chiesa. Oggi allora anch'io, cristiano e cittadino invoco lo Spirito, per gustare il profumo di Pasqua e un nuovo servizio là dove maggiore è il bisogno.  Ave Maria Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,12-17 In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati. Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costit
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Con la Pasqua che profuma l'alba di novità e un 25 aprile che ci fa gustare ancora la " libertà " proviamo a percepire la portata dei doni a noi oggi riservati e a organizzarci a gestire la nostra vita libera, senza compromessi e generosamente impegnati a servire . Buoni cristiani e onesti cittadini , come viaggio accreditato.  Grazie ai martiri per la causa santa della libertà dell'uomo. Shalom!
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Domenica delle Palme «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà» (Lc 22,14—23,56). Il grande ed impegnativo viaggio di Gesù giunge a termine. Le parole di Pilato dovrebbero toccare il nostro cuore. La volontà di riconoscere l'innocenza. La volontà di liberare. La volontà di scuoterci dal torpore.  Ogni volontà oggi viene messa in gioco.  Non permettiamo alla rabbia, al rancore, alla sopraffazione, all'illegalità e ad ogni teoria di male che lede il bene più grande per l'uomo: davvero quest'uomo era giusto.  Buona festa delle palme e buon inizio della settimana santa. Prima Lettura Is 50, 4-7 Dal libro del profeta Isaia. Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo, perché io sappia indirizzare una parola allo sfiduciato. Ogni mattina fa attento il mio orecchio perché io ascolti come i discepoli. Il Signore Dio mi ha aperto l'orecchio e io non ho opposto resi
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Quinta domenica di Quaresima Le letture della liturgia II vangelo rivela oggi la più profonda verità sull'esistenza umana: noi non siamo i nostri peccati, Dio non ci identifica con le nostre colpe, ma apre la strada ad un rinnovamento di noi stessi, possibile con la sua grazia. II vero peccato dell'uomo, perciò, è la disperazione, lincapacità di fidarsi dell'amore di Dio. Anche il messaggio della prima lettura può essere cosi riassunto: Ecco io faccio una cosa nuova. Il credente sa guardare la vita a partire dal futuro aperto dalla promessa di Dio e sa fare memoria del suo passato nella misura in cui si rende capace di aprirlo alla novità. La seconda lettura invita all'incontro trasformante con Gesù: un incontro che Paolo racconta alludendo alla sua esperienza sulla via di Damasco. Prima Lettura Is 43, 16-21 Dal libro del profeta Isaia Così dice il Signore, che aprì una strada nel mare e un sentiero in mezzo ad acque possenti, che fece uscire ca
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CATECHESI AND FOOD Un concilio per il menù! di Marcella La Guardia Le prime comunità cristiane prevedevano dopo la celebrazione eucaristica la condivisione del pasto ma ciò poneva non poche difficoltà! Molti cristiani di provenienza ebraica restavano fedeli alle rigide regole della legge mosaica che prescrivevano, come già trattato in precedenti post, con chi, in che modo e di cosa cibarsi . Cosicché, come alti muri, queste regole ancora si ergevano a difesa di un'identità che fino ad allora aveva permesso ad Israele di restare, al suo interno, coeso ed, all'esterno, ben definito rispetto alle altre etnie e religioni. Ma, la composizione del nuovo popolo di Dio esigeva adesso l'abbattimento di queste strutture che favorivano la sussistenza di una comunità nella comunità e non agevolavano certamente quei presupposti necessari alla comunione ed alla fratellanza fra tutti i membri. Il varco aperto da Pietro e successivamente da Paolo e dagli altri aposto