UN VIAGGIO 
NEL 
MONDO DEI GIOVANI

Ieri sera, 17 ottobre, è stato presentato, presso la Sala Pertusati, in Vescovado a Pavia, il nuovo libro di don Matteo Zambuto, «Un viaggio nel mondo dei giovani di ieri, di oggi e di domani», edito dalla comunità Casa del Giovane di Pavia.

Relatori: Mons. Corrado Sanguineti, Vescovo di Pavia, ed il giornalista Alessandro Repossi, Direttore del settimanale «Il Ticino».


"E' una sorta di viaggio che parte dai giovani di ieri, per approdare a quelli di oggi e provare a delineare il loro volto futuro, ed è un viaggio che si svolge con incontri, colloqui, momenti condivisi, discussioni in classe o dialoghi personali. Non è un’indagine sociologica, è un tentativo di fotografare «istantanee» di questo immenso e affascinante «pianeta giovani», mettendo in rilievo le loro domande e inquietudini, il loro modo di vivere certe dimensioni fondamentali dell’esistenza, il loro rapporto con la fede e con la Chiesa.

Nel percorso, riprendendo contributi già pubblicati da don Matteo nel settimanale diocesano di Pavia «Il Ticino», ci sono pagine dedicate al cammino avviato in vista del Sinodo dei vescovi sul tema «I giovani, la fede e il discernimento vocazionale» (ottobre 2018); su questo sfondo c’è una sintetica rassegna del rapporto degli ultimi papi con i giovani e sull’impatto della loro figura e della loro testimonianza. Dopo brevi ritratti di «santi giovani», il libro si chiude con alcune voci autorevoli sulla condizione giovanile contemporanea, lasciando l’ultima parola a Papa Francesco, nel suo incontro con migliaia di giovani italiani, vissuto l’11 ed il 12 agosto 2018 a Roma.

[…] Spero che la lettura di questo libro sia d’aiuto a tutti coloro che sono chiamati a vivere un rapporto intenso e non formale con giovani ed adolescenti, in vari ambienti di vita, e sostenga l’opera e la passione della comunità cristiana che dovrebbe avvertire sempre più la passione di condividere con ogni giovane l’esperienza della fede, come compimento sorprendente di ogni umano desiderio di verità, di bene e di bellezza".

Dall’Introduzione al libro, 
redatta da mons. Corrado Sanguineti


"La condizione giovanile è una specie di invenzione di questa epoca, la percepiamo come una sorta di specie umana a fronte della specie degli adulti. E’ come se ci trovassimo di fronte ad un mondo che denominiamo «giovanile», con i suoi bisogni giovanili, con i suoi desideri giovanili, con i suoi sogni giovanili. E non sarebbe del tutto sbagliato affermare questo se non che abbiamo rincarato la dose, affermando che questo mondo giovanile è separato dal mondo degli adulti.

Sembra quasi che questi due mondi siano stati pensati e progettati per non incontrarsi mai perché paralleli ed autosufficienti. Allora significa che ci troviamo di fronte a due mondi che semplicemente si sfiorano, rischiando di non incontrarsi più se non quando si sentiranno costretti a interfacciarsi.

[…] da un lato la cultura rivolta ai giovani enfatizza la loro peculiarità, collocandoli in una sorta di pianeta lontano da difendere da quello degli adulti, in un contesto di autosufficienza e di autoreferenzialità, in un ambito da proteggere e custodire a denti stretti, e dall’altro, però, ci sono delle necessità che costringono i giovani a fare i mendicanti nella terra dei grandi.

[…] Questa separazione - inventata in fondo un secolo fa dall’economia e poi ripresa dalla sociologia e sostenuta dalla cultura dell’emancipazione, dall’idea di avere un mercato raddoppiato che si rivolge al mondo degli adulti e a quello dei giovani - è più radicale di quanto non si pensi perché non riguarda la società in generale ma la vita quotidiana".

Don Matteo Zambuto, a pag. 148 del libro





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