S. Anna con Maria Bambina
Dipinto di Domenico Nucera

FESTA DEI 
SS. ANNA E GIOACCHINO 
26 luglio
di 
Claudia Morando e L. M.

La chiesetta di Borgarello, ubicata all'interno del paese, ospita un delicato dipinto dedicato a S. Anna, dono del compaesano dott. Domenico Nucera che unisce l’arte medica alla passione per l'arte pittorica.

Osservando l'opera si nota come il paesaggio, bruciato dal caldo del sole ma irrigato da un corso d'acqua e ornato da verdi palme, fa sì che l'attenzione si sposti curiosa verso due figure poste in primo piano: Maria bambina e S. Anna che si accingono a leggere un libro già aperto (emblema che ritroviamo spesso nelle raffigurazioni che riguardano la santa).

L’artista Nucera, con il suo quadro, ci aiuta ad entrare pian piano nello straordinario rapporto che univa S. Anna e la piccola Maria, evocando l'intensità del momento speciale da loro condiviso.

Ecco quindi come, liberando fantasia e cuore, possiamo lasciar affiorare, sensazioni e sentimenti delicatamente riposti in noi. 
Chi non ha ricordi, dolci, malinconici, pieni di tenerezza, di attimi cosi intimi della propria infanzia, trascorsi con la mamma, la nonna o, comunque, con una figura adulta, pronta ad arricchirci con racconti ed attenta ad avvicinarci anche alla preghiera?

S. Anna attraverso la semplicità della sua vita con Gioacchino, la fiducia e la certezza nel Messia, (compagne in ogni momento della vita di coppia e di famiglia), attraverso un Sì rinnovato ogni giorno, ha permesso a Maria di poter respirare quello che è il significato dell'Amore: l'altro prima di se stessi.
È così che questa mamma ha saputo trasmettere immenso Amore a colei che sarebbe divenuta la Mamma celeste: Maria la Mamma di Gesù, Maria la Mamma di ciascuno di noi.

Guardando questo quadro, inoltre, è quasi immediato immaginare come al posto di Maria Bambina, possa esserci Gesù! Nel cuore di ogni nonna infatti immensa è la gioia, immenso è il desiderio di felicità e serenità provato per la piccola vita di un nipotino, d'amare e guidare dolcemente, finché possibile. Quindi il pensiero che questi sia anche solo sfiorato da un possibile dolore, genera tristezza e sofferenza . Così indubbiamente sarà stato anche per la nonna Anna, che amava il suo piccolo nipotino Gesù!

La santità di Anna è ulteriormente parte del disegno d'Amore Divino. Occorreva una nonna speciale con la capacità di accogliere nella propria famiglia il più grande dono per l'umanità: Gesù Cristo, vero Dio e vero uomo, che

«Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
e si è fatto uomo».

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